Dic 27 2012

Visione e Controllo con i Robot Kuka + Programmazione Robot tramite LabVIEW

Category: TecnologiaAntonio @ 14:54


27 – 28 Aprile 2010
Centro dimostrazioni KUKA Roboter Italia
via Pavia, 9A/6 – Rivoli (TO)

Programma del 27 e 28 aprile

Ore 09:30 – Registrazione dei partecipanti

Ore 10:00 – Apertura workshop e presentazione Kuka Roboter Italia Spa (A. Pellero – Kuka)

Ore 10:30 – Sistemi di Collaudo dimensionale ottico e Metrologia (V. Vezzari – Digi.Lab)

Ore 11:30 – Coffee Break

Ore 11:45 – Controllo ad ultrasuoni robotizzato (L. Menegazzo – Airone)

Ore 12:45 – Lunch Time

Ore 13:45 – La piattaforma di programmazione grafica per l’automazione di National Instruments (R. Isernia – NI Italia)

Ore 14:15 – Visione 2D e 3D e programmazione robot tramite LabVIEW (F. Romanò – Imaging Lab)

Ore 15:45 – Chiusura dei lavori

Per ulteriori informazioni e per la registrazione vai QUI


Dic 27 2012

Esperimento di Realtà Aumentata

Category: TecnologiaAntonio @ 14:54


Seguire i seguenti passi (devi avera la webcam connessa al PC):

1. Stampare il seguente foglio printme

2. Alza il volume delle casse audio

3. Collegati al seguente http://ge.ecomagination.com/smartgrid/ar/turbine.html?c_id=direct

4. Viene visualizzato un pannellino che chiede di consentire l’accesso alla webcam e microfono: Consenti

5. Una volta che viene avviata la webcam, avvicina il foglio stampato a circa 50 cm dalla webcam, in modo che il disegno del foglio viene ripreso integralmente (a video devi vedere il disegno ripreso)

6. Avviene la magia

Buona visione

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Dic 27 2012

Minaccia Asimmetrica: C.B.R.N. (chimico, biologico, radiologico e nucleare)

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In sintesi la minaccia terroristica (asimmetrica) è rappresentata dall’abilità di condurre con successo un attacco contro un grande quantitativo di forze, supportata dall’opportunità di selezionare il tempo, il luogo e il bersaglio per l’attacco, godendo così di un virtuale monopolio dell’offensiva da condurre.
La forma molto più pericolosa e forse meno attesa potrebbe essere una attacco di tipo C.B.R.N. (chimico, biologico, radiologico e nucleare).

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Dic 27 2012

Digitalizzazione nelle attività militari

Category: TecnologiaAntonio @ 14:54


L’Esercito sarà impegnato in nuove sfide, connesse con imprevedibili scenari operativi, rapida evoluzione tecnologica, nuove tipologia di minacce e necessità di interoperare nell’ambito di coalizioni interforze multinazionali. La creazione di uno spazio digitalizzato consente non solo di acquisire e mantenere il dominio delle informazioni delle proprie unità operative, ma anche di identificare, isolare e colpire l’avversario con elevata precisione e tempestività. In questo studio, oltre a descrivere brevemente alcuni programmi militari strettamente connessi alla digitalizzazione dello spazio della manovra, ci soffermeremo sulla valutazione e descrizione di tale spazio, in relazione alla protezione e alla salvaguardia degli uomini e dei mezzi impegnati.

Tecnicamente digitalizzare significa rappresentare fenomeni fisici tramite codici numerici, utilizzabili da dispositivi elettronici (dotati di processori) che interconnessi tramite potenti e sicure reti digitali consentono di acquisire, scambiare ed impiegare informazioni, le quali permettono al Comandante ed ai suoi uomini di mantenere una chiara ed accurata visione del proprio campo di battaglia.
Il dominio della informazione richiede che tutte le risorse siano digitalizzate ed interconnesse tramite una rete unica, assimilabile ad un sistema nervoso, adattabile alla manovra ed alla specifica operazione, per il supporto all’attività di Comando e Controllo (C2) e delle altre funzioni operative.
L’architettura di Comando e Controllo della digitalizzazione dell’Esercito prevede due differenti livelli: il SIACCON e il SICCONA.
In breve saranno illustrati i vari programmi che saranno interessati dalla digitalizzazione dello spazio della manovra:

Programma SIACCON

Il SIACCON (Sistema Automatizzato di Comando e Controllo), destinato a costruire l’importante interoperabilità tra Forze Armate e NATO, ovvero il midollo spinale del sistema nervoso, per soddisfare le necessità strategico-operative sino al livello di rgt./btg.. Da qui, la possibilità di integrare i livelli più bassi della struttura ordinativa (pl./sq. o singolo soldato). Inoltre prevede lo sviluppo di applicativi per le tre aree funzionali di Manovra, Fuoco e IEW (Intelligence Electronic Warfare).

Programma SICCONA

Il SICCONA (Sistema di Comando e Controllo e Navigazione), direttamente connesso con il SIACCON, da installare sui mezzi da combattimento e sul più elevato numero di piattaforme e sistemi d’arma. Prevede di dotare i veicoli da combattimento dell’Esercito di un sistema di controllo, navigazione e comunicazione in grado di fornire in tempo reale al personale di bordo tutte le informazioni tattiche e logistiche (cartografia, messaggistica, data29, comunicazioni sicure dati e voce) utili sia allo svolgimento della missione e sia per garantire la massima sicurezza e protezione ai combattenti coinvolti nella missione stessa.
Grazie a questo sistema, e quindi alla sempre più ampia presenza delle tecnologie ICT all’interno delle Forze Armate, ogni piattaforma sarà un nodo di una grossa rete strettamente connessa e sarà automaticamente riconosciuta dalla rete, inserita ed integrata nella manovra e nelle funzioni operative previste dalla relativa missione.

Sistema RSTA

Il sistema RSTA (Reconnaissance Surveillance and Target Acquisition) è destinato a dotare le unità del Raggruppamento RISTA-EW (nota 1) di sensori per la sorveglianza e l’esplorazione nascosta, integrati sul veicolo PUMA 6×6 e collegati in rete attraverso il SICCONA.
L’intero pacchetto di capacità RISTA-EW nasce con l’obiettivo di far fronte alle esigenze specialistiche in materia di ‘informazioni militari’ per il livello tattico e capace di contribuire alle esigenze del livello operativo.
In operazioni, la Brigata genera specifiche ‘task force’ RISTA-EW su 29 reggimentale, incaricate di fornire il supporto informativo alle Grandi Unità elementari di manovra.
Si compone di un reparto comando, un reggimento guerra elettronica, uno di sorveglianza strumentale ed un battaglione acquisizione obiettivi.
La piattaforma sensori comprenderà:
• Camera IR per la visione notturna;
• Videocamera a colori;
• Radar;
• Laser range finder;
• GPS e navigazione inerziale;
• Sensore audio;
• Sensore magnetico;
• Controllo remoto;
Inoltre tale piattaforma sarà altamente modulare per permettere di aggiungere o rimuove sensori in 29 alle esigenza della singola missione.

[nota 1:Il 28 giugno 2005 è stato costituito il 13° battaglione ‘Aquileia’, che assume la denominazione ed eredita bandiera e tradizioni del 13° gruppo acquisizione obiettivi ‘Aquileia’, disciolto nel 1993. Il battaglione è posto alle dipendenze della brigata Rista-Ew (Reconnaissance, Intelligence, Surveillance, Target Acquisition – Electronic Warfare) con sede ad Anzio presso il comando trasmissioni e informazioni dell’Esercito.
La brigata Rista-Ew è articolata su: reparto comando (Anzio); 33° reggimento guerra elettronica ‘Falzarego’ (Treviso, ricerca e acquisizione elettronica); 41° reggimento ‘Cordenons’ (Sora e Casarsa della Delizia, acquisizione strumentale); 13° battaglione ‘Aquileia’ (Anzio, human intelligence); centro Rista-Ew (Anzio, formazione). Dipendono dalla brigata, sul piano tecnico-funzionale: il reggimento ‘Savoia Cavalleria’ (3°, Grosseto, inquadrato nella brigata ‘Friuli’); il 185° reggimento acquisizione obiettivi (Livorno, inquadrato nella brigata paracadutisti ‘Folgore’)]


Dic 27 2012

VideoSorveglianza – Sistema integrato per una videosorveglianza a 360°

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La scelta intrapresa dalla Teasis di offrire sistemi di videocontrollo basati su rete IP, deriva dalla consapevolezza che il futuro della videosorveglianza dipende dalle reti stesse.Utilizzando la rete già cablata sono garantiti il risparmio economico e si riducono sensibilmente i costi di installazione e cablaggio. Inoltre si salvaguarda la protezione dell’investimento per il futuro, grazie alla maggiore fessibilità ed integrabilità assicurata dalla tecnologia digitale.

Fino ad oggi i sistemi tradizionali di sorveglianza TVCC (TV circuito chiuso) erano basati su tecnologia analogica, generalmente composti da costosi apparati come telecamere, monitor, videoregistratori e matrici, il tutto collegato da complessi cablaggi coassiali.Utilizzando un sistema a tecnologia IP si elimina la necessità di stendere il cavo coassiale e si riducono tutte le diffcoltà di installazione conseguenti. Le telecamere IP vengono collegate alla rete “ethernet” (quella che collega già i Pc); questo comporta la possibilità di aggiungere una telecamera in qualsiasi momento e in qualsiasi punto del cablaggio, semplicemente collegandola alla rete LAN. Una network camera ha quindi un proprio indirizzo IP e non richiede di essere connessa ad un Pc.Le telecamere IP possono disporre di funzioni speciali come il motion detect, il brandeggio, lo zoom, l’autoregolazione di fuoco/luminosità/contrasto, ecc.

Per ulteriori informazioni vai QUI

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Dic 27 2012

Arduino: sviluppare direttamente su processore via USB

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Arduino viene definita come una piattaforma open-source basata su un microcontrollore ed un semplice ambiente di sviluppo che implementa il linguaggio molto simile al linguaggio c/c++, il Processing/Wiring.
Arduino può essere usato per sviluppare oggetti interattivi autonomi o può essere connesso ad un computer e comunicare con software di vario tipo (per esempio Flash, Processing, MaxMsp,PD).
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Dic 27 2012

NI Medical Innovation Summit: tecnologiche nel campo biomedicale

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National Instruments organizza NI Medical Innovation Summit, il seminario tecnico verticale dedicato al campo biomedicale, in particolare allo sviluppo di dispositivi biomedicali e alla ricerca medica e clinica.
In due date, l’evento promuove la formazione, l’aggiornamento e il networking tra i principali attori nel panorama tecnologico e della ricerca.

Modena, 8 giugno 2010

Sviluppo di dispositivi biomedicali: dall’ideazione alla certificazione.
Scopri come gli strumenti hardware e software di National Instruments possono contribuire alla riduzione del time-to-market.

Roma, 15 giugno 2010
Tecnologie per l’innovazione nella ricerca medica e nella sperimentazione clinica.
Una panoramica sulle applicazioni legate al mondo della ricerca medica e della sperimentazione clinica.

Per ulteriori informazioni e per la registrazione al Summit vai QUI


Dic 27 2012

Programmare i robot KUKA tramite LabVIEW

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KUKA Roboter Italia, ImagingLab e National Instruments Italy ti invitano al workshop gratuito ‘Programmare i robot KUKA tramite LabVIEW’, open day dedicato alla programmazione grafica di robot industriali con NI LabVIEW.

Apprendi come sviluppare un’applicazione robotica completa, comprese le traiettorie, su robot KUKA grazie alla programmazione grafica di NI LabVIEW.

Mercoledì 20 maggio 2009
Training center di Kuka Roboter Italia
via Pavia, 9A/6 – Rivoli (TO)

Per ulteriori informazioni collegarsi al sito LabVIEW

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Dic 27 2012

Il sistema “Soldato Futuro”

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Il programma, che si inserisce nella più ampia iniziativa della digitalizzazione dello spazio di manovra terrestre, punta ad adeguare le capacità operative del singolo combattente verso i futuri scenari operativi. Il sistema “Soldato Futuro” sarà motivo di discussione in questa news, non solo perché il programma prevede come fulcro principale la protezione del combattente, attuando tutte le misure di protezione possibili in relazione al contesto operativo, ma anche perché è un insieme di tecnologie innovative, molte delle quali di stampo informatiche.

Il sistema, basato su tecnologie già testate sempre in ambito militare ed anche civile, consentirà decisivi miglioramenti della capacità operative: letalità, Comando e Controllo, Sopravvivenza, Mobilità, Supporto/Autonomia. Il sistema stesso è strutturato su quattro sottosistemi: Arma, Comunicazione, Comando e Controllo-Simulazione, Sopravvivenza più un’Unità Acquisizione Bersagli (UAB) ed un’unità per la Mobilità Notturna.

Il sottosistema Arma sarà costituito da un fucile d’assalto cal. 5,56, un lanciagranate da 40 mm adattabile a fucile; un Individual Combat Weapon System (ICWS) costituito da camera termica, camera video TV, puntatore laser visibile, puntatore lare near infrared, display LCD, puntatore ottico 3x, aiming point di tipo punto rosso; un Fire Control System (FCS) per il lanciagranate e batterie di alimentazione. Tali componenti saranno altamente integrati fra loro, permettendo tuttavia varie configurazioni del sottosistema, in funzione della missione da svolgere, così da assicurare la massima efficacia in ciascun tipo di missione. In particolare, l’ICWS sarà costituito da una unità multifunzione montata sull’arma tramite apposite guide standardizzate (Picatinny rail) alimentata con batterie integrate all’interno dell’unità stessa e utilizzabile anche separatamente dall’arma. Consentirà il puntamento di giorno, in condizioni di visibilità normale e limitata, in presenza di nebbie artificiali e alle brevi distanze con tecnologia laser. La camera termica sarà del tipo “uncooied” e produrrà un segnale digitale infrarosso visualizzato sia sull’oculare sia sul display.

La camera TV, attraverso un sensore digitale, sarà in grado di riprendere immagini visualizzabili sull’oculare, o remotizzabili al computer centrale del “sistema soldato”. Il FCS sarà un modulo indipendente integrato direttamente sul lanciagranate e costituito da un laser range finder, un modulo di calcolo e batterie di alimentazione.

Il sottosistema Comunicazione prevede due livelli di utilizzazione: il primo prevede la comunicazione tra i componenti della squadra e il loro comandante, il secondo tra i comandanti superiori ed i comandanti delle altre squadre inquadrate nella stessa unità operativa. Pertanto il sottosistema prevede un apparato radio individuale, un apparato radio del comandante di squadra, microfono ed auricolare per le trasmissioni in voce su entrambe le radio in dotazione, e le applicazioni software necessarie per la gestione delle radio e per assicurare che le comunicazioni avvengano in modo sicuro ed affidabile, sia in voce sia in dati di tipo alfanumerico e/o grafico.

Il sottosistema C2-Simulazione migliorerà la percezione che il combattente ha della situazione tattica, consentirà di aggiornare in tempo reale detta situazione e permetterà lo scambio di informazioni ed ordini. Il combattente sarà munito, quindi, di un computer, composto da un’unità centrale di elaborazione, un’unità display, un’unità di interconnessione ed eventualmente un tastierino alfa-numerico. Nella dotazione del Comandante di squadra ci sarà un display di 8.4 pollici per la visualizzazione più dettagliata delle informazioni provenienti dai Comandanti superiori, nonché un potenziamento delle connessioni, una tastiera “QWERTY” e un hard disk di capacità adeguata. Perché tutto ciò possa operare, saranno realizzati Moduli Software di cartografia e analisi tattica, di navigazione, di comunicazione, di messaggistica, di interfaccia utente, nonché un ricevitore GPS (Global Position System) e sensori fisiologici per il monitoraggio delle funzioni vitali del soldato nel corso della missione e trasmissione dei relativi dati al sistema centrale di gestione delle informazioni.

In particolare, il rilevamento del battito cardiaco consentirà, senza l’intervento del soldato interessato, l’attivazione dei differenti livelli di protezione: disattivazione temporanea in caso di non operatività del sistema; disattivazione permanente da parte del Comandante di squadra, o di altro componente della squadra incaricato, in caso di incapacità dell’individuo o di imminente cattura; disattivazione permanente del sistema, in modo automatico, in caso di cessazione delle funzioni vitali (morte del combattente).
Il sottosistema Sopravvivenza è articolato in ulteriori sottosistemi: vestiario, equipaggiamento, protezione e autonomia. In particolare, il vestiario garantirà la protezione ambientale mediante quattro componenti: interna, intermedia, esterna e indumenti complementari. La componente interna avrà la massima traspirabilità e capacità antibatterica. Comprenderà la biancheria intima da impegnarsi in qualsiasi condizione climatica. La componente intermedia assicurerà l’isolamento termico nelle diverse condizioni climatiche. L’ultima componente, quella esterna, garantirà la protezione dall’individuazione, dalle intemperie, dal fuoco e dalle offese NBC (nucleare, biologico e chimico). L’equipaggiamento e le dotazioni del soldato verranno trasportati da un MUS (Modulo di Sostegno Universale) che comprende la buffetteria, lo zainetto e lo zaino. Tutti gli elementi che compongono il MUS hanno la massima modularità, configurazione ergonomia, resistenza alle fiamme e assicurano la protezione del rilevamento ottico, radar, IR e acustico.

Lo zainetto sarà realizzato con materiali resistenti allo strappo ed impermeabili. Sarà composto da una serie di contenitori modulari e interscambiabili, uniti fra loro e agganciati sul retro del modulo buffetteria. I telai di più zaini potranno formare una barella.
Una ulteriore innovazione tecnologica riguarda anche lo zaino; con la grande quantità di apparecchiature predisposte alla protezione, sicurezza e combattimento del soldato, il sistema batterie potrebbe non essere idoneo, se si pensa soprattutto a operazioni di lunga durata (più giorni).

L’impossibilità di ricaricare le batterie porterebbe i nostri soldati altamente tecnologici indietro di molti anni, al combattimento classico.
Un nuovo progetto prevede uno zaino di circa 15 Kg che sfrutta l’energia cinetica prodotta naturalmente dal movimento umano. Il principio di funzionamento di questo piccolo “generatore portatile”, è semplice: lo zaino invece di essere legato a cinghie, il carico rimbalza grazie ad un sistema di molle e di sospensori collegate ad uno schienale rigido. Naturalmente, il carico sobbalza in 19 agli spostamenti e all’andatura. Il movimento delle molle viene così tramutato in corrente elettrica. In questo modo, l’energia prodotta dai soldati in movimento sarà gratuita ed inesauribile e utilizzata per sfruttare tutte le potenzialità degli apparati tecnologici di cui sono in dotazione.

La protezione del soldato si articola sostanzialmente su due elementi significativi:
• l’elmetto, per il quale è stata adottata una soluzione modulare: struttura di 19, e la calotta antibalistica. L’elmetto supporterà anche i componenti di altri sottosistemi: NVG e HMD ;
• Il giubbetto per la protezione del corpo è costituito da un giubbetto 19 (per la protezione di torso e schiena) che potrà essere integrato, in funzione della missione, da alcune protezioni aggiuntive: antiurto, per la protezione delle ginocchia e dei gomiti da urti accidentali con il terreno, mediante inserimento in apposite tasche della tuta da combattimento; antischeggia, per la protezione di addome, braccia e dorso delle mani, inserite in apposite federe sovrapposte alla tuta da combattimento; antipallottola, per la protezione del torso, della schiena e della parti vitali. Infine per protezione NBC, sono sempre in continuo sviluppo nuove soluzioni per renderle sempre più efficienti ed efficace soprattutto per quanto concerne la maschera NBC, il sistema filtro e le connessioni con gli altri sottosistemi.

L’Unità Acquisizione Bersagli (UAB) è un’unità di tipo portatile e sarà data in dotazione al comandante di squadra o altro componente della stessa. Consentirà l’osservazione degli obiettivi sul campo di battaglia attraverso una visione binoculare, sia di notte sia di giorno, nonché in presenza di nebbie artificiali. L’unità sarà composta da un visore all’infrarosso che, tramite una camera termica, consentirà una visione binoculare; un cannocchiale ottico diurno; un Laser Range Finder di tipo eye-safe che consentirà di calcolare la distanza di un bersaglio, mentre il dato calcolato sarà rappresentato sul bioculare, oltre che trasmesso in remoto; un compasso digitale; un dispositivo RX/TX e le batterie di alimentazione.
Circa la mobilità notturna, verrà adottato un sistema di visione notturno IL ad alta definizione, di tipo helmet mounted, dotato di protezione automatica da abbagliamento/accecamento che consentirà di muoversi in condizioni di scarsa luminosità.


Dic 27 2012

Sistema Net-Centrico

Category: TecnologiaAntonio @ 14:54


Con il concetto di net-centrico si intende indicare l’importanza dell’interconnessione in rete fra sensori, decisori, attuatori, mirata essenzialmente a ottenere il massimo rendimento sinergico tra le informazioni e le capacità operative, allo scopo di conseguire il fine ultimo della missione. Un forte impulso per l’attuazione di questa nuova tecnologia in ambito militare è venuta da diversi fattori, tra i quali l’avvento dell’era dell’informazione (intesa come ICT), la nascita di nuove forme di minaccia, asimmetrica e terroristica.

Tutto ciò ha inciso fortemente sulla società e sull’economia, ma anche, e soprattutto, sulla sicurezza. Questa trasformazione ha un nucleo importante, denominato NCW, ovvero Network Centric Warfare: scopo di questa struttura è la combinazione di elementi dottrinali, procedurali, tecnici, organizzativi e umani che, opportunamente collegati fra loro, creano una forza di gran lunga superiore.

L’elemento fulcro è decisamente l’uomo; la tecnologia, in particolare l’IT, è essenziale per creare il “sistema”, la “rete”: ma “operare in rete” implica l’intervento coordinato e sinergico di persone e di elementi organizzativi (comandi, reparti, strutture di supporto) che, sotto la guida di una nuova dottrina e avvalendosi delle più appropriate procedure, riescono a relazionarsi in un modo nuovo, sfruttando le capacità della rete per la raccolta, analisi, trattazione e distribuzione delle informazioni, trasformandole in un vantaggio decisivo nella condotta delle operazioni. L’uomo, non la tecnologia, è al centro della “rete”, perché l’ha concepita, l’ha progettata, la usa e ne è parte integrante e interattiva.
Alla 30 del concetto di NCW sta lo sfruttamento della superiorità informativa (Information Superiority ) che deriva dal collegamento in rete e dalla conseguente possibilità di accesso e condivisione delle informazioni, sino ad acquisire quella conoscenza condivisa della situazione (Shared Situational Awareness, SSA ) che rappresenta un potente moltiplicatore di forza e un fattore chiave del successo, specie nell’ambito delle operazioni interforze e multinazionali (di Coalizione).

In questo quadro, l’elemento determinante è la conquista della superiorità informativa, che da un lato richiede di realizzare una rete sicura in grado di assicurare a tutti gli elementi della forza amica l’accesso illimitato e tempestivo all’informazione e, dall’altro, di negare la stessa capacità all’avversario, accrescendo la sua dipendenza dalle informazioni e il suo grado di incertezza. Il frutto della superiorità informativa è una migliore conoscenza condivisa della situazione fra tutti i partecipanti a un’operazione, resa possibile dalla creazione di una “rete delle reti” alimentata da tutte le fonti collegate. Ciascuno dei singoli partecipanti può operare, a seconda delle circostanze, come utilizzatore o come fornitore di informazioni attraverso i dati (grezzi e/o elaborati) affidabili, disponibili in “real time” o “near real time”, accessibili a tutti secondo necessità e indipendentemente dalla posizione geografica e protetti contro l’accesso o il disturbo da parte dell’avversario. La superiorità informativa si trasforma in un vantaggio decisivo nel momento in cui consente di ridurre i tempi del processo decisionale, alterando le condizioni iniziali con una serie di cambiamenti tanto rapidi da impedire all’avversario di reagire in maniera tempestiva e coerente, sino a paralizzare la sua capacità di rispondere all’evolvere della situazione in maniera efficace.

In questo modo, il singolo combattente, anche lui parte attiva nel sistema net-centrico, potrà essere informato tempestivamente sulla manovra da svolgere o appena svolta, ma potrà anche essere avvisato della presenza di possibili situazioni pericolose e/o combattenti nemici ancora prima che il combattente stesso se ne renda conto. Questo sistema così sviluppato, oltre alla grande importanza tattico/strategico, riveste anche il ruolo di protezione e sicurezza di ogni singola unità interconnessa alla rete. Essere fisicamente isolato ma costantemente informato sul territorio circostante, rende molto più sicura qualsiasi operazione da svolgere.
Accanto al termine Network Centric Warfare (NCW) è frequente imbattersi nel “quasi equivalente” Network Enabled Capability (NEC).
Il concetto di fondo cui fanno riferimento le due espressioni è lo stesso, dal momento che riguarda in entrambi i casi lo sfruttamento dell’IT per la creazione, secondo i criteri esposti in queste pagine, di una rete in grado di operare come moltiplicatore di forza per gli assetti coinvolti in un’operazione.

Di fatto il concetto NCW, introdotto dagli Stati Uniti, corrisponde a un approccio più radicale, basato su un’acquisizione di capacità netcentriche rapida e diffusa, destinata a trasformare in tempi brevi l’intero strumento militare. Il concetto NEC, di origine britannica, punta all’acquisizione delle stesse capacità attraverso un’evoluzione graduale e sostenibile, adattando parte delle piattaforme e dei sistemi attuali all’uso in ambiente NCW in attesa del completo rinnovamento.
A complemento dei sistemi operativi, inclusa la “rete” per lo scambio delle informazioni, l’attuazione del concetto NCW presuppone lo sviluppo di sistemi e servizi informatici per l’automazione di una vasta gamma di funzioni, incluse quelle gestionali di vertice, amministrative e logistiche. In ambito Difesa è in fase di avviamento operativo il SIV (Sistema Informativo di Vertice), che consentirà al vertice politico-militare un’ampia visibilità e una conseguente capacità di controllo della situazione amministrativa e finanziaria, mentre è in corso lo sviluppo di analoghi sistemi per la gestione del personale (SIPAD), della Sanità Militare (SISAD), delle attività di procurement (SIDAT) e della Logistica interforze (SILAD).

Nel settore dei servizi è in fase di realizzazione una carta “sicura” per il personale dell’Amministrazione Difesa, contenente i dati anagrafici, biometrici e sanitari, mentre il servizio di Telemedicina consentirà di mettere tempestivamente a disposizione dei pazienti, anche se ubicati in aree remote, le capacità consultive e diagnostiche proprie di un Ospedale Militare.
Le forze proiettate dovranno disporre di elevate capacità di protezione e di inserimento nel sistema net-centrico; alle capacità di Home Defence adeguate ai nuovi rischi e alle nuove minacce, tra cui in primis quelle del terrorismo e delle armi di distruzione di massa e relativi vettori di trasporto.


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