Il Gruppo Escursionisti Trekking Beneritta la Singa, volutamente non è un associazione costituita, ma semplicemente un gruppo di persone appassionate di escursionismo, amanti della natura e dello stare insieme. Nato quasi per caso nel 2006, dopo una drammatica escursione al Monte Gelbison, il gruppo ha incrementato anno dopo anno le attività (non solo escursionistiche) raggiungendo un sempre più congruo numero di simpatizzanti. Il Gruppo Escursionisti Trekking Beneritta la Singa è chiaramente e assolutamente a-partitico, a-politico, a-confessionale, a-…..tutto. Chiunque partecipa con costanza (compatibilmente con i propri impegni) alle nostre iniziative e ne condivide i valori, entra automaticamente a far parte della Singa, senza bisogno di domande o altro atto formale.
Per quanti si chiedono da dove derivi il motto “Beneritta la Singa” da noi adottato come nome del nostro piccolo gruppo, si riporta un racconto che si tramanda dal passato, uno degli innumerevoli racconti, aneddoti, filastrocche che l’amico Carlo Palumbo di Rofrano, ama raccontarci durante tutte le uscite con gli amici del GET Cultnatura. Si tratta chiaramente di una libera interpretazione e “traduzione” in italiano dal dialetto; per intenderci detta da Carlo è un’altra cosa, comunque:
– Si narra che in un paesino dell’entroterra Cilentano, quattro uomini si intrattenevano dopo cena per qualche altro bicchiere di vino in compagnia. Si era svolta in quella casa la cerimonia di promessa di matrimonio ed erano rimasti a tavola soltanto il padre della futura sposa e un suo figlio nonché il futuro sposo con il proprio padre, questi ultimi provenienti da un altro paese.
Il padre della sposa illustrava la dote preparata alla figlia così vantandosi:
“ Io, a mia figlia, ho costruito una casa grande e comoda …”
Prontamente il figlio levava in alto il bicchiere di vino ed in tono bene augurante esclamava a gran voce
“… e beneritta la Singa!!”
I due ospiti sorpresi alzarono i bicchieri e brindarono anch’essi.
Di lì a poco di nuovo il padre della sposa annunciò:
“ A mia figlia ho comprato la mobilia nuova e per tutta la casa …”
“… e beneritta la Singa!!” ribattè prontamente il figlio.
E giù un altro bicchiere.
Per la terza volta il padre della sposa pavoneggiandosi disse:
“ A mia figlia ho comprato un podere con vigna, oliveto e casa di campagna …”
Di nuovo il figlio urlò, levando in aria l’ennesimo bicchiere di vino: “… e beneritta la Singa!!”
A questo punto il padre dello sposo seccato di tanta spacconeria e fraintendendo l’esclamazione del giovane, anticipò il futuro suocero del figlio e riempito il bicchiere si alzò e disse:
“ Io a mio figlio gli ho comprato solo un materazzo , e beneritto lu’ c . z . o!!!”
