La guerra elettronica o Electronic Warfare (EW) consiste nell’utilizzo di vari sistemi d’arma con lo scopo di impedire l’utilizzo efficace dello spettro elettromagnetico al nemico.
La moderne tecniche di guerra elettronica si suddividono in tre componenti principali:
• Electronic Protection;
• Electronic Support;
L’Electronic Attack (EA) o con precedente terminologia ECM, Electronic Countermeasures, consiste nell’uso attivo o passivo dello stesso spettro elettromagnetico per impedirne l’uso all’avversario. Si suddivide quindi in:
• Active EA:
o disturbo (detto jamming);
o inganno;
o saturazione;
o electromagnetic pulse o EMP;
• Passive EA;
o cortine di disturbo (chaff);
o ingannatori trainati (towed decoy);
o riflettori radar;
o ingannatori volanti (decoy);
o Tecnologia stealth [nota 1];
Molte moderne tecnologie EA sono considerate informazioni ai più alti livello di classifica di sicurezza militare.
La Electronic Protection (EP) o con precedente terminologia ECCM, Electronic Counter Countermeasures e EPM Electronic Protective Measures, comprende tutte le attività mirate a rendere le EA nemiche meno efficaci attraverso tecniche di protezione, addestramento o adozione di accorgimenti nei riguardi del proprio personale, delle installazioni, degli equipaggiamenti o degli obiettivi.
La EP può essere implementata per evitare che le forze amiche siano affette dalle loro stesse EA. Anche in questo caso effettuiamo una suddivisione tra:
• Active EP che comprendono l’adozione di modifiche tecniche agli apparati trasmittenti come, per esempio, il salto di frequenza o frequency-hopping e l’adozione di trasmissioni a banda larga, oppure le trasmissioni accelerate, nelle quali il messaggio viene compresso ed inviato, normalmente ad un satellite, a velocità ultra alta. Ancora, i trasmettitori, sia per fonia che per dati, vengono limitati in potenza e, quando possibile, resi fortemente direttivi in modo da ridurne l’intercettabilità;
• Passive EP include attività quali l’addestramento degli operatori (restrizioni e controllo dell’uso dei sistemi di comunicazione e radar) e adattamento e modifica delle tattiche e operazioni sul campo di battaglia. Questo anche perché, con la triangolazione, è estremamente semplice rilevare la posizione del trasmettitore e renderlo bersaglio di artiglieria o missili guidati da emettitori di segnale come lo HARM (High speed Anti Radiation Missile) o l’ALARM, usato anche dai Tornado dell’Aeronautica Militare Italiana. A terra, pertanto si usa posizionare i grossi trasmettitori lontano dal posto di comando o trasmettere con la potenza minima consentita dall’apparecchio, mentre in volo o in acqua, l’unica scelta è usare radar e radio con molta parsimonia.
L’Electronic Support (ES) o con precedente terminologia ESM, Electronic Support Measures , consiste nell’uso passivo dello spettro elettromagnetico con lo scopo di effettuare spionaggio in campo avverso per rilevare, identificare, localizzare e interpretare le potenziali minacce o i bersagli.
Le informazioni raccolte possono essere usate per generare:
• richieste di fuoco di artiglieria o di supporto di fuoco aereo (missioni wild weasel) per movimentare truppe amiche verso una località specifica o obiettivo del campo di battaglia;
• come 33 per successive attività di EA o EP.
Le EA possono essere scoperte dall’avversario, in quanto basate su trasmissioni di segnali radio. Le ES, al contrario, possono essere condotte in modalità completamente passiva e non rilevabile dagli avversari.
Le attività ES si basano molto sulle tecniche di spionaggio definite SIGINT, continuamente poste in essere dalla maggior parte delle nazioni del mondo e mirate ad acquisire informazioni segrete sulle tattiche e sugli equipaggiamenti elettronici utilizzati dalle altre nazioni.
[nota 1]
La tecnologia Stealth è l’insieme di accorgimenti, di varia natura (tattica, tecnica e tecnologica), che permettono di diminuire la propria evidenza all’osservazione da parte nemica. Più che una scienza precisa, si tratta di una vera e propria ‘filosofia’, perché essa è in genere posta al di sopra della tecnologia, che viene applicata per concretizzare il senso del concetto, essenzialmente tattico, d’essere visti il meno possibile per non soccombere alla reazione di eventuali nemici. Il concetto di ‘bassa osservabilità’ viene studiato in maniera empirica, da quando si è scoperto che usare colori di un certo tipo rende possibile nascondersi e dissimularsi con l’ambiente circostante. In natura, la mimetizzazione è la 33 di questa filosofia di sopravvivenza, spesso usata anche per compiti offensivi.