NVIDIA: la rivoluzione dei SuperPhone (dal CES 2011): al Consumer Electronics Show 2011 Nvidia annuncia i nuovi dispositivi per combattere iPhone e iPad utilizzando i processori multicore ad alta potenza, la grafica notevolmente migliorata e i ricetrasmettitori 4G. Sarà interessante vedere come Apple risponderà a questa nuova classe di SuperPhones.
MS Surface 2: più veloce e funzionale (dal CES 2011): Microsoft punta su sistemi multi-touch molto più grandi rispetto ai tablet, per sottolineare la differenza tra tavoli e tavolette. Anche il nuovo prezzo è leggermente più basso. In più il nuovo Surface ‘slim’ presentato a Las Vegas, realizzato insieme alla coreana Samsung, può essere tranquillamente posizionato in verticale, come il più classico dei dispositivi TV.
► Avatar Kinect e la riproduzione dei movimenti facciali: Avatar Kinect per XBox consentirà interazioni virtuali per le espressioni facciali e i gesti reali degli utenti, permettendo di scegliere quali dettagli visivi visualizzare. Una tecnologia che potrebbe portare cambiamenti radicali alle teleconferenze di business.
► Sony e i diversi sapori del 3D: le TV 3D potrebbero essere nei nostri salotti in meno di un anno. Mentre l’azienda produce e vende già i televisori, in cantiere ci sono il 3D head-mounted display, un display che si indossa come occhiali di fantascienza, e la HandyCam Full HD 3D, per registrare direttamente in 3D le proprie esperienze.
► IPv6 per un giorno: ci si prepara al nuovo Web: presto IPv6 sarà sperimentato realmente, per un giorno. Diversi leader di tecnologia su Internet si stanno mettendo d’accordo per fare un’esperienza reale con il nuovo protocollo nel prossimo mese di giugno, per testarne le qualità e prevederne l’utilizzo definitivo.
► PSP2: processore quad-core e doppia videocamera: Sony ha rivelato ulteriori circa la sua PlayStation Portable 2, soprannominata ‘Next-Generation Portable’ o NPG, che comprende un potente chip quad-core, due telecamere e un touchscreen capacitivo. I giochi saranno fruibili su flash card proprietarie. Un’altra novità è PlayStation Suite, un modo per portare vecchi titoli PlayStation sui telefoni Android.
Snaptu: una piattaforma di applicazioni per cellulari
Il primo focus di questo mese si concentra su Snaptu (http://www.snaptu.com), una piattaforma per mobile applications (applicazioni per telefoni cellulari).
Con l’ingresso dei super-cellulari, capostipite dei quali è l’iPhone della Apple, tecnicamente chiamati smartphone o telefoni 4G (quarta generazione), i telefoni cellulari di terza generazione (3G) hanno subito un calo nelle vendite e nei costi, mantenendo comunque per ora ancora la fetta più grossa del mercato, visti appunto i costi ridotti.
Poiché il World Wide Web cresce sempre di più – e le vecchie pagine HTML sono diventate vere e proprie interfacce complesse – i poveri cellulari di terza generazione ne stanno pagando lo scotto, assumendo il nome di feature phone, che letteralmente vuol dire “telefoni con componenti aggiuntivi”, rispetto ai semplici mobile phone, cioè cellulari di seconda generazione, con tecnologia GSM (per completezza aggiungo che i cellulari di prima generazione erano i TACS, precedenti all’epoca GSM).
Poiché la comunicazione in tempo reale si sta affiancando sempre più alla vita reale, diventando indispensabile per chi usa la tecnologia per lavoro e per la vita privata, Snaptu ha pensato di progettare e sviluppare una piattaforma applicativa, totalmente gratuita, per i cellulari 3G su cui rendere disponibili “app” simili a quelle dell’iPhone, ma contemporaneamente più leggere e veloci.
La piattaforma Snaptu[1], sviluppata in J2ME (Java 2 Micro Edition) e funzionante quindi su tutti i cellulari con Java Virtual Machine installata, contiene finora oltre 30 applicazioni, tra cui: Twitter, Facebook, LinkedIn (per citare i più comuni social network), Picasa per la gestione delle foto e tante altre features come le previsioni del tempo e la recensione dei trailer degli ultimi film. Anche se la maggior parte delle applicazioni è scritta in inglese, la versione italiana di Snaptu è disponibile in versione Beta, e ci si deve accontentare solo delle applicazioni più famose (Facebook ad esempio è in italiano!).
E proprio il social network più utilizzato al mondo, Facebook, ha lanciato ultimamente un’applicazione “griffata” operante sulla piattaforma Snaptu.
L’applicazione permetterà agli utenti dei telefoni 3G di accedere a Facebook anche in viaggio, mantenendo il cellulare perennemente aggiornato sugli eventi, proprio come l’applicazione Facebook per iPhone.
Il motivo per cui gli sviluppatori del social network hanno scelto Snaptu discende dal voler aiutare il social network a crescere nei mercati emergenti, dove molte persone usano i feature phones al posto dei PC.
L’applicazione, denominata Facebook Snaptu App[2], è disponibile da subito per oltre 2500 dispositivi cellulari di diversi produttori come Nokia, Sony Ericsson, LG e così via.
Il portavoce di Snaptu, Paul Naphtali, ha dichiarato che “l’ingrediente segreto di Snaptu è quello di creare una combinazione di tecnologia lato server e lato applicazione, che assicura efficienza ed efficacia su qualsiasi telefono” (Paul Nephtali su TechNewsWorld).
Snaptu è disponibile per il download gratuito, direttamente dal cellulare, all’indirizzo http://m.snaptu.com o, per l’applicazione Facebook, all’indirizzo http://m.fb.snaptu.com.
Facebook: connessione HTTPS a tempo pieno e social authorization
Il secondo focus invece riguarda Facebook e il sistema di sicurezza che il “monopolio” dei social network utilizzerà.
Facebook, difatti, intende rafforzare le politiche di sicurezza degli utenti consentendo l’uso continuo delle connessioni HTTPS cifrate, e non solo durante l’autenticazione al servizio.
La funzione sarà lanciata all’inizio come un’opzione. Il social network farà anche uso di un approccio più personale per i CAPTCHA chiedendo agli utenti di identificare, oltre lettere e numeri, anche le foto degli amici.
La cosa curiosa è che la notizia sia arrivata proprio poche ore dopo che la fan page dell’amministratore di Facebook, Mark Zuckerberg, è stata compromessa da un hacker.
Facebook già utilizza l’HTTPS per la protezione delle password inviate al sistema. L’espansione riguarderà l’utilizzo della totalità dei servizi di comunicazione del sistema e non solo il momento dell’autenticazione.
Mantenendo una connessione HTTPS è possibile prevenire lo snooping (presa di possesso del profilo) da parte di hackers attraverso l’utilizzo di strumenti come Firesheep, un’entensione di Firefox che permette lo sniffing dei cookies e, quindi, il recupero malevolo di informazioni.
Questo sistema di protezione sarà chiamato Secured Connection[3].
La connessione HTTPS sarà data comunque in via sperimentale e sarà selezionabile dalle opzioni, scegliendo anche di mantenerla sempre attiva, quando ad esempio ci si connette attraverso un internet-point esterno come aeroporti, biblioteche o scuole.
Ciò comporterebbe un rallentamento di ben 50 millisecondi nel caricamento di ogni pagina, tempi computazionalmente discreti… ma praticamente impercettibili dagli utenti.
Un valore aggiunto alla sicurezza di Facebook lo darà il nuovo sistema CAPTCHA (Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart)[4]. L’immaginetta con numeri e lettere casuali da ricopiare sarà sostituita dal rivoluzionario social authorization. Il sistema proprietario si 93rà non più su numeri e lettere in versione puzzle ma sul riconoscimento facciale dei propri contatti amici.
Rice si è giustificato dicendo: “gli hackers possono appropriarsi e conoscere le tue password, ma non potranno sapere chi sono i tuoi amici”.
Il sistema proteggerà ancor di più il social da attacchi di bot sugli account degli utenti, ma non può fermare hacker umani, soprattutto se conoscenti reali del contatto.
Ciò che non potrà mai avvenire però sarà la protezione “automatica” delle informazioni. Sarà sempre il titolare dell’account, difatti, a dover decidere cosa condividere con il mondo.
di Armando Pagliara
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