Il programma, che si inserisce nella più ampia iniziativa della digitalizzazione dello spazio di manovra terrestre, punta ad adeguare le capacità operative del singolo combattente verso i futuri scenari operativi. Il sistema “Soldato Futuro” sarà motivo di discussione in questa news, non solo perché il programma prevede come fulcro principale la protezione del combattente, attuando tutte le misure di protezione possibili in relazione al contesto operativo, ma anche perché è un insieme di tecnologie innovative, molte delle quali di stampo informatiche.
Il sistema, basato su tecnologie già testate sempre in ambito militare ed anche civile, consentirà decisivi miglioramenti della capacità operative: letalità, Comando e Controllo, Sopravvivenza, Mobilità, Supporto/Autonomia. Il sistema stesso è strutturato su quattro sottosistemi: Arma, Comunicazione, Comando e Controllo-Simulazione, Sopravvivenza più un’Unità Acquisizione Bersagli (UAB) ed un’unità per la Mobilità Notturna.
Il sottosistema Arma sarà costituito da un fucile d’assalto cal. 5,56, un lanciagranate da 40 mm adattabile a fucile; un Individual Combat Weapon System (ICWS) costituito da camera termica, camera video TV, puntatore laser visibile, puntatore lare near infrared, display LCD, puntatore ottico 3x, aiming point di tipo punto rosso; un Fire Control System (FCS) per il lanciagranate e batterie di alimentazione. Tali componenti saranno altamente integrati fra loro, permettendo tuttavia varie configurazioni del sottosistema, in funzione della missione da svolgere, così da assicurare la massima efficacia in ciascun tipo di missione. In particolare, l’ICWS sarà costituito da una unità multifunzione montata sull’arma tramite apposite guide standardizzate (Picatinny rail) alimentata con batterie integrate all’interno dell’unità stessa e utilizzabile anche separatamente dall’arma. Consentirà il puntamento di giorno, in condizioni di visibilità normale e limitata, in presenza di nebbie artificiali e alle brevi distanze con tecnologia laser. La camera termica sarà del tipo “uncooied” e produrrà un segnale digitale infrarosso visualizzato sia sull’oculare sia sul display.
La camera TV, attraverso un sensore digitale, sarà in grado di riprendere immagini visualizzabili sull’oculare, o remotizzabili al computer centrale del “sistema soldato”. Il FCS sarà un modulo indipendente integrato direttamente sul lanciagranate e costituito da un laser range finder, un modulo di calcolo e batterie di alimentazione.
Il sottosistema Comunicazione prevede due livelli di utilizzazione: il primo prevede la comunicazione tra i componenti della squadra e il loro comandante, il secondo tra i comandanti superiori ed i comandanti delle altre squadre inquadrate nella stessa unità operativa. Pertanto il sottosistema prevede un apparato radio individuale, un apparato radio del comandante di squadra, microfono ed auricolare per le trasmissioni in voce su entrambe le radio in dotazione, e le applicazioni software necessarie per la gestione delle radio e per assicurare che le comunicazioni avvengano in modo sicuro ed affidabile, sia in voce sia in dati di tipo alfanumerico e/o grafico.
Il sottosistema C2-Simulazione migliorerà la percezione che il combattente ha della situazione tattica, consentirà di aggiornare in tempo reale detta situazione e permetterà lo scambio di informazioni ed ordini. Il combattente sarà munito, quindi, di un computer, composto da un’unità centrale di elaborazione, un’unità display, un’unità di interconnessione ed eventualmente un tastierino alfa-numerico. Nella dotazione del Comandante di squadra ci sarà un display di 8.4 pollici per la visualizzazione più dettagliata delle informazioni provenienti dai Comandanti superiori, nonché un potenziamento delle connessioni, una tastiera “QWERTY” e un hard disk di capacità adeguata. Perché tutto ciò possa operare, saranno realizzati Moduli Software di cartografia e analisi tattica, di navigazione, di comunicazione, di messaggistica, di interfaccia utente, nonché un ricevitore GPS (Global Position System) e sensori fisiologici per il monitoraggio delle funzioni vitali del soldato nel corso della missione e trasmissione dei relativi dati al sistema centrale di gestione delle informazioni.
In particolare, il rilevamento del battito cardiaco consentirà, senza l’intervento del soldato interessato, l’attivazione dei differenti livelli di protezione: disattivazione temporanea in caso di non operatività del sistema; disattivazione permanente da parte del Comandante di squadra, o di altro componente della squadra incaricato, in caso di incapacità dell’individuo o di imminente cattura; disattivazione permanente del sistema, in modo automatico, in caso di cessazione delle funzioni vitali (morte del combattente).
Il sottosistema Sopravvivenza è articolato in ulteriori sottosistemi: vestiario, equipaggiamento, protezione e autonomia. In particolare, il vestiario garantirà la protezione ambientale mediante quattro componenti: interna, intermedia, esterna e indumenti complementari. La componente interna avrà la massima traspirabilità e capacità antibatterica. Comprenderà la biancheria intima da impegnarsi in qualsiasi condizione climatica. La componente intermedia assicurerà l’isolamento termico nelle diverse condizioni climatiche. L’ultima componente, quella esterna, garantirà la protezione dall’individuazione, dalle intemperie, dal fuoco e dalle offese NBC (nucleare, biologico e chimico). L’equipaggiamento e le dotazioni del soldato verranno trasportati da un MUS (Modulo di Sostegno Universale) che comprende la buffetteria, lo zainetto e lo zaino. Tutti gli elementi che compongono il MUS hanno la massima modularità, configurazione ergonomia, resistenza alle fiamme e assicurano la protezione del rilevamento ottico, radar, IR e acustico.
Lo zainetto sarà realizzato con materiali resistenti allo strappo ed impermeabili. Sarà composto da una serie di contenitori modulari e interscambiabili, uniti fra loro e agganciati sul retro del modulo buffetteria. I telai di più zaini potranno formare una barella.
Una ulteriore innovazione tecnologica riguarda anche lo zaino; con la grande quantità di apparecchiature predisposte alla protezione, sicurezza e combattimento del soldato, il sistema batterie potrebbe non essere idoneo, se si pensa soprattutto a operazioni di lunga durata (più giorni).
L’impossibilità di ricaricare le batterie porterebbe i nostri soldati altamente tecnologici indietro di molti anni, al combattimento classico.
Un nuovo progetto prevede uno zaino di circa 15 Kg che sfrutta l’energia cinetica prodotta naturalmente dal movimento umano. Il principio di funzionamento di questo piccolo “generatore portatile”, è semplice: lo zaino invece di essere legato a cinghie, il carico rimbalza grazie ad un sistema di molle e di sospensori collegate ad uno schienale rigido. Naturalmente, il carico sobbalza in 19 agli spostamenti e all’andatura. Il movimento delle molle viene così tramutato in corrente elettrica. In questo modo, l’energia prodotta dai soldati in movimento sarà gratuita ed inesauribile e utilizzata per sfruttare tutte le potenzialità degli apparati tecnologici di cui sono in dotazione.
La protezione del soldato si articola sostanzialmente su due elementi significativi:
• l’elmetto, per il quale è stata adottata una soluzione modulare: struttura di 19, e la calotta antibalistica. L’elmetto supporterà anche i componenti di altri sottosistemi: NVG e HMD ;
• Il giubbetto per la protezione del corpo è costituito da un giubbetto 19 (per la protezione di torso e schiena) che potrà essere integrato, in funzione della missione, da alcune protezioni aggiuntive: antiurto, per la protezione delle ginocchia e dei gomiti da urti accidentali con il terreno, mediante inserimento in apposite tasche della tuta da combattimento; antischeggia, per la protezione di addome, braccia e dorso delle mani, inserite in apposite federe sovrapposte alla tuta da combattimento; antipallottola, per la protezione del torso, della schiena e della parti vitali. Infine per protezione NBC, sono sempre in continuo sviluppo nuove soluzioni per renderle sempre più efficienti ed efficace soprattutto per quanto concerne la maschera NBC, il sistema filtro e le connessioni con gli altri sottosistemi.
L’Unità Acquisizione Bersagli (UAB) è un’unità di tipo portatile e sarà data in dotazione al comandante di squadra o altro componente della stessa. Consentirà l’osservazione degli obiettivi sul campo di battaglia attraverso una visione binoculare, sia di notte sia di giorno, nonché in presenza di nebbie artificiali. L’unità sarà composta da un visore all’infrarosso che, tramite una camera termica, consentirà una visione binoculare; un cannocchiale ottico diurno; un Laser Range Finder di tipo eye-safe che consentirà di calcolare la distanza di un bersaglio, mentre il dato calcolato sarà rappresentato sul bioculare, oltre che trasmesso in remoto; un compasso digitale; un dispositivo RX/TX e le batterie di alimentazione.
Circa la mobilità notturna, verrà adottato un sistema di visione notturno IL ad alta definizione, di tipo helmet mounted, dotato di protezione automatica da abbagliamento/accecamento che consentirà di muoversi in condizioni di scarsa luminosità.