L’Esercito sarà impegnato in nuove sfide, connesse con imprevedibili scenari operativi, rapida evoluzione tecnologica, nuove tipologia di minacce e necessità di interoperare nell’ambito di coalizioni interforze multinazionali. La creazione di uno spazio digitalizzato consente non solo di acquisire e mantenere il dominio delle informazioni delle proprie unità operative, ma anche di identificare, isolare e colpire l’avversario con elevata precisione e tempestività. In questo studio, oltre a descrivere brevemente alcuni programmi militari strettamente connessi alla digitalizzazione dello spazio della manovra, ci soffermeremo sulla valutazione e descrizione di tale spazio, in relazione alla protezione e alla salvaguardia degli uomini e dei mezzi impegnati.
Tecnicamente digitalizzare significa rappresentare fenomeni fisici tramite codici numerici, utilizzabili da dispositivi elettronici (dotati di processori) che interconnessi tramite potenti e sicure reti digitali consentono di acquisire, scambiare ed impiegare informazioni, le quali permettono al Comandante ed ai suoi uomini di mantenere una chiara ed accurata visione del proprio campo di battaglia.
Il dominio della informazione richiede che tutte le risorse siano digitalizzate ed interconnesse tramite una rete unica, assimilabile ad un sistema nervoso, adattabile alla manovra ed alla specifica operazione, per il supporto all’attività di Comando e Controllo (C2) e delle altre funzioni operative.
L’architettura di Comando e Controllo della digitalizzazione dell’Esercito prevede due differenti livelli: il SIACCON e il SICCONA.
In breve saranno illustrati i vari programmi che saranno interessati dalla digitalizzazione dello spazio della manovra:
Programma SIACCON
Il SIACCON (Sistema Automatizzato di Comando e Controllo), destinato a costruire l’importante interoperabilità tra Forze Armate e NATO, ovvero il midollo spinale del sistema nervoso, per soddisfare le necessità strategico-operative sino al livello di rgt./btg.. Da qui, la possibilità di integrare i livelli più bassi della struttura ordinativa (pl./sq. o singolo soldato). Inoltre prevede lo sviluppo di applicativi per le tre aree funzionali di Manovra, Fuoco e IEW (Intelligence Electronic Warfare).
Programma SICCONA
Il SICCONA (Sistema di Comando e Controllo e Navigazione), direttamente connesso con il SIACCON, da installare sui mezzi da combattimento e sul più elevato numero di piattaforme e sistemi d’arma. Prevede di dotare i veicoli da combattimento dell’Esercito di un sistema di controllo, navigazione e comunicazione in grado di fornire in tempo reale al personale di bordo tutte le informazioni tattiche e logistiche (cartografia, messaggistica, data29, comunicazioni sicure dati e voce) utili sia allo svolgimento della missione e sia per garantire la massima sicurezza e protezione ai combattenti coinvolti nella missione stessa.
Grazie a questo sistema, e quindi alla sempre più ampia presenza delle tecnologie ICT all’interno delle Forze Armate, ogni piattaforma sarà un nodo di una grossa rete strettamente connessa e sarà automaticamente riconosciuta dalla rete, inserita ed integrata nella manovra e nelle funzioni operative previste dalla relativa missione.
Sistema RSTA
Il sistema RSTA (Reconnaissance Surveillance and Target Acquisition) è destinato a dotare le unità del Raggruppamento RISTA-EW (nota 1) di sensori per la sorveglianza e l’esplorazione nascosta, integrati sul veicolo PUMA 6×6 e collegati in rete attraverso il SICCONA.
L’intero pacchetto di capacità RISTA-EW nasce con l’obiettivo di far fronte alle esigenze specialistiche in materia di ‘informazioni militari’ per il livello tattico e capace di contribuire alle esigenze del livello operativo.
In operazioni, la Brigata genera specifiche ‘task force’ RISTA-EW su 29 reggimentale, incaricate di fornire il supporto informativo alle Grandi Unità elementari di manovra.
Si compone di un reparto comando, un reggimento guerra elettronica, uno di sorveglianza strumentale ed un battaglione acquisizione obiettivi.
La piattaforma sensori comprenderà:
• Camera IR per la visione notturna;
• Videocamera a colori;
• Radar;
• Laser range finder;
• GPS e navigazione inerziale;
• Sensore audio;
• Sensore magnetico;
• Controllo remoto;
Inoltre tale piattaforma sarà altamente modulare per permettere di aggiungere o rimuove sensori in 29 alle esigenza della singola missione.
[nota 1:Il 28 giugno 2005 è stato costituito il 13° battaglione ‘Aquileia’, che assume la denominazione ed eredita bandiera e tradizioni del 13° gruppo acquisizione obiettivi ‘Aquileia’, disciolto nel 1993. Il battaglione è posto alle dipendenze della brigata Rista-Ew (Reconnaissance, Intelligence, Surveillance, Target Acquisition – Electronic Warfare) con sede ad Anzio presso il comando trasmissioni e informazioni dell’Esercito.
La brigata Rista-Ew è articolata su: reparto comando (Anzio); 33° reggimento guerra elettronica ‘Falzarego’ (Treviso, ricerca e acquisizione elettronica); 41° reggimento ‘Cordenons’ (Sora e Casarsa della Delizia, acquisizione strumentale); 13° battaglione ‘Aquileia’ (Anzio, human intelligence); centro Rista-Ew (Anzio, formazione). Dipendono dalla brigata, sul piano tecnico-funzionale: il reggimento ‘Savoia Cavalleria’ (3°, Grosseto, inquadrato nella brigata ‘Friuli’); il 185° reggimento acquisizione obiettivi (Livorno, inquadrato nella brigata paracadutisti ‘Folgore’)]