Nov 27 2011

Sensori, campi visivi, messa a fuoco, LUX, obiettivo C e CS

Category: TecnologiaAntonio @ 14:54


Formato del sensore

Vi sono 4 formati principali usati nei sensori CCD delle telecamere: 1′, 2/3′, 1/2′, 1/3′ (misura della diagonale del sensore). Inoltre sono
apparsi recentemente anche sensori da 1/4′ e 1/5′. Un obiettivo progettato per un determinato formato può essere usato con un sensore di
formato inferiore, ma non può essere usato con un sensore avente formato maggiore. Esempio: un obiettivo da 1/2′ può’ essere usato su
telecamere da 1/2′ e da 1/3′ ma non su telecamere da 2/3′ o da 1′.

Campo visivo
L’area coperta da una telecamera e mostrata sullo schermo di un monitor video.Angolo di visione

L’angolo di visione di un obiettivo é l’angolo che rappresenta l’ampiezza orizzontale inquadrata da un obiettivo. Con un sensore più grande si ottiene un angolo di visione più largo a lunghezza focale costante.
Per ottenere un più rapido riferimento dell’obiettivo da scegliere, fare riferimento al capitolo precedente.

Apertura relativa

Viene espressa dal numero F. E’ il rapporto fra il diametro effettivo e la distanza focale e indica la luminosità dell’obiettivo. Con un numero F inferiore la luminosità è superiore. Un obiettivo con F 1,3 è più luminoso di un obiettivo con F 1,8.

Formula: F=f/AF=numero F (luminosità) f=lunghezza focale, A=apertura=diametro effettivo.

Gli obiettivi sono caratterizzati da due valori di numero F o apertura; apertura massima (numero F piccolo) si ha quando il diaframma é in posizione di massima apertura e l’apertura minima (numero F grande) si ha quando il diaframma é in posizione di chiusura.

Attacchi tipo C e CS

Sono i due tipi di attacchi standardizzati in uso per gli obiettivi per telecamere. La sola differenza fra i due attacchi è la lunghezza di flangia posteriore C=17,256 mm CS=12,5 mm. Gli obiettivi con attacco C sono compatibili con telecamere aventi attacco CS con l’aggiunta di un anello adattatore C/CS.
Gli obiettivi con attacco CS possono essere usati solo con telecamere aventi attacco CS.

La messa a fuoco

Mettere a fuoco significa regolare la distanza tra obiettivo e piano focale (la lunghezza focale è la distanza tra il centro ottico di un obiettivo e il piano su cui risultano a fuoco i raggi che giungono dall’infinito; il CCD si trova sul piano focale) fino ad ottenere un’immagine nitida del soggetto.
Nelle macchine autofocus la regolazione manuale non è più necessaria.
Come regolare un obiettivo a diaframma automatico Gli obiettivi a diaframma automatico hanno due potenziometri normalmente chiamati ALC e Level. Nel caso di obiettivi senza amplificatore le regolazioni si trovano sulla telecamera. Entrambe le regolazioni vengono tarate dalla fabbrica per un valore ottimale per la maggior parte
delle applicazioni e pertanto normalmente non è necessario effettuare nessuna regolazione. L’ ALC (Automatic Light Compensation) è una regolazione fotometrica dell’obiettivo può essere considerata simile alla compensazione del controluce di una telecamera.

Esso regola il livello di riferimento del segnale a seconda del contrasto dell’immagine e ha due estremi: Peak e Average. Se vi sono dei punti molto luminosi essi causano normalmente la chiusura del diaframma e gli oggetti molto scuri saranno ancora più scuri e si distingueranno difficilmente.
In questo caso si può agire sull’ALC per fare aprire l’obiettivo oltre il normale (verso la posizione Peak). Se invece è necessario vedere meglio la parte più luminosa si regolerà l’ALC verso la posizione Average per far chiudere l’obiettivo oltre il dovuto. La regolazione dell’ALC avrà effetto solo con immagini ad alto contrasto.
Il Level è una regolazione della sensitività dell’obiettivo alle variazioni di livello del segnale video ed ha due posizioni estreme: H (high) e L (low). Regolando la vite del potenziometro verso H l’immagine sarà più brillante e viceversa regolando la vite verso L. Regolando il Level, bisogna aver cura di controllare che l’immagine sia accettabile sia di giorno che di notte.
Entrambe le regolazioni devono essere effettuate con l’AGC=Off.

Lux

E’ l’unità metrica 35 per misurare i livelli di illuminazione. Per dare un’idea di quanta luce venga rappresentata da un Lux e quali livelli di illuminazione si incontrino nella pratica, facciamo qui sotto l’elenco di livelli tipici di Lux in ambienti differenti:

Luce solare diretta 100000 Lux
Luce piena diurna 10000 Lux
Giorno coperto 1000 Lux
Ufficio ben illuminato 500 Lux
Giorno molto coperto 100 Lux
Illuminazione stradale 10 Lux
Crepuscolo fuoco 1 Lux
Luna piena 0,1 Lux

Ricordiamo che il livello di luminosità di un oggetto é inferiore a quello della sua illuminazione, dato che esso non riflette interamente la luce incidente, ma una piccola quantità viene anzi assorbita anche dall’oggetto più bianco.

Segnale video

La comunicazione televisiva necessita della trasmissione sia di un segnale d’immagine che di un segnale di sincronizzazione. Si hanno molti vantaggi nel combinare i due segnali (un solo trasmettitore ed un solo cavo di trasmissione). La loro combinazione é conosciuta come segnale video che presenta valori elettrici standard 1 Vpp 75 Ohm.

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