In seguito saranno descritte brevemente alcune idea applicabili per la Sicurezza Ospedaliera a 360°, utilizzando una nuova tecnologia, l’RFID, non invasiva e perfettamente integrabile in un settore come quello della sanità (le idee descritte di seguito, sono solo alcune delle possibili applicazione di utilizzo di questa tecnologia).
Indice:
1. RFID
2. Etichette Intelligenti
3. Essenziali vantaggi degli RFID rispetto a codici a barre e bande magnetiche
4. Identificazione e Tracciabilità Pazienti
5. Cure Mediche e Medicinali
6. Tracciabilità Pratiche/Cartelle Cliniche
7. Rilevazione dei parametri ambientali
8. Controllo presenze ed accessi
9. Trasfusioni/Sacche di Sangue
10. Revisione dell’Architettura Tecnologica Ospedaliera
1. RFID
RFID (acronimo di Radio Frequency IDentification – traducibile in Identificazione a radio frequenza) è una tecnologia per la identificazione automatica di oggetti, persone, medicinali, sacche di sangue, ecc. Il sistema si basa sulla lettura a distanza di informazioni contenute in un tag RFID (piccolo microchip di dimensioni di pochi millimetri applicabile su braccialetto, tessere, bottoni, ecc.) usando dei lettori RFID.
Un tag RFID è costituito da:
• un microchip che contiene dati (tra cui un numero univoco universale scritto nel silicio);
• una antenna;
• può essere dotato o meno di una batteria;
Un Tag è in grado di ricevere e di trasmettere via radiofrequenza le informazioni contenute nel chip ad un transceiver RFID.
2. Etichette Intelligenti
Negli ultimi anni la procedura di riconoscimento automatico (Auto ID) ha suscitato molto interesse e si sta sviluppando in ogni settore industriale ma anche ospedaliero; l’utilizzo più immediato potrebbe essere la tracciabilità del paziente, dei medicinali, la sicurezza di alcune zone degli ospedali (zone riservate solo a personale autorizzato)
La tecnologia RIFD è considerata per la sua potenzialità di applicazione una tecnologia general purpose (come l’elettricità, la ruota, etc) e presenta un elevato livello di pervasivita’, ovvero una volta trovato una applicazione in un punto della filiera, l’applicazione ed i benefici si propagano velocemente a monte e a valle della stessa. Con gli RFID, grazie allo sviluppo passato delle ITC e internet, è possibile creare una ‘internet of things’, ovvero mettere in rete oggetti, persone, medicinali, apparecchiature mediche ecc., ovvero mettere in rete qualcosa di fisico.
Quindi, se il paziente viene dotato di apposito RFID e l’ospedale /USL viene dotata di apposite antenne, sistemate nei punti strategici (porte di accesso, corridoi, zone ad accesso limitato, ecc) possiamo seguire il paziente lungo tutto la degenza ospedaliera.
Ecco il dettaglio: quando il paziente si presenta all’accettazione viene protocollato dal gestionale di Pronto Soccorso, un’operazione che richiama via web-service l’applicazione per assegnare a ciascun paziente un tag RFID attivo, dal codice identificativo univoco: è quindi al triage del Pronto Soccorso, dove i pazienti sono suddivisi in diverse classi di urgenza in 56 alla gravità della patologia, che il tag viene battezzato, associato cioè a quel preciso utente, permettendo così di localizzarlo d’ora in poi grazie ad appositi varchi RFID che introducono nelle aree o nei locali specifici da monitorare.
La soluzione RFID racchiude chiari ed importanti benefici: permette innanzitutto di ricostruire la storia del percorso seguito dal paziente, verificando quindi in tempo reale lo stato di attuazione del medesimo percorso, scrutare la situazione dei pazienti mancanti, essere estesa per il monitoraggio del personale medico e paramedico con controllo accessi selezionato, essendo il sistema RFID integrabile anche con allarmi e/o aperture porte.
L’utilizzo di RFID attivi consente inoltre di monitorare la posizione dei pazienti senza attività volontarie, quindi senza ostacolare e disturbare le attività del Pronto Soccorso, una nota questa di particolare valore soprattutto nei momenti di drammaticità in cui bisogna intervenire tempestivamente per salvare vite umane.
L’interazione con il gestionale di Pronto Soccorso può fornire a quest’ultimo l’effettiva presenza dei pazienti nelle sale d’attesa specifiche eliminando la necessità di accettazioni dei singoli studi.
3. Essenziali vantaggi degli RFID rispetto a codici a barre e bande magnetiche
La tecnologia RFID ha alcuni vantaggi semplici rispetto alle tradizionali tecnologie di Codici a Barre e Bande magnetiche:
• Non deve essere a contatto per essere letto come le bande magnetiche;
• Non deve essere visibile per essere letto come per i codici a barre;
• Si può anche aggiungere informazioni sui chip in funzione della tipologia del Chip (Read Only: si possono solo leggere le informazioni contenute, Read Once: si possono leggere una sola volta, Read and Write: si possono leggere e memorizzare informazioni per un numero limitato ma grande di volte);
• L’identificazione e la verifica avviene in 1/10 di secondo;
• La comunicazione può essere in chiaro o criptata
4. Identificazione e Tracciabilità Pazienti
Con l’applicazione dei tag tutte le informazioni necessarie sono residenti sul paziente stesso e, grazie all’emissione di onde elettromagnetiche a bassa frequenza del tutto innocue, risultano accessibili ovunque si trovi (camera, sala operatoria, ecc,). Le etichette possono contenere le informazioni indispensabili al riconoscimento e non solo:
• Codice Paziente;
• Dati Anagrafici;
• Motivo del Ricovero;
• Esami Effettuati;
• Esami da Effettuare;
• Somministrazione dei Medicinali (tipologia, dose, orario);
• Altre informazioni;
Oltre tutto questo, è possibile in ogni momento sapere il paziente dove si trova. Basta dotare le camere o le zona da monitorare con antenne specializzate per poter osservare tutti i movimenti effettuati da uno specifico paziente, dottore o personale specializzato.
5. Cure Mediche e Medicinali
Un accesso più semplice ai dati dei pazienti, maggiore sicurezza nel dosaggio e nella somministrazione delle cure: questi gli obiettivi raggiungibili con un sistema di identificazione dei pazienti basato su tecnologia RFID.
I pazienti ammessi all’ospedale/usl saranno dotati di un braccialetto dotato di un chip RFID che contiene il numero cui è associato il paziente.
I medici potranno leggere sui propri palmari (tablet PC e PDA) questi numeri e identificare il paziente in pochi secondi. In questo modo il personale autorizzato potrà accedere attraverso una rete WLAN a un data56 contenente i dati del paziente, inclusi dettagli sulle cure e sui dosaggi. Una tecnologia basata sull’utilizzo di dati criptati impedirà l’accesso non autorizzato.
Un elemento significativo è la certezza della cura: l’identificazione più veloce e più facile consente di intensificare il livello delle terapie e di gestire i farmaci in modo più semplice e sicuro, al punto che si possono immagazzinare dati specifici come quelli relativi alle allergie.
6. Tracciabilità Pratiche/Cartelle Cliniche
L’applicazione di una etichetta RFID a ogni pratica/cartella clinica consente di automatizzare la loro ricerca negli archivi cartacei, di effettuare automaticamente la registrazione del prelievo/restituzione e di mantenere traccia dei vari spostamenti tra uffici e depositi.
7. Rilevazione dei parametri ambientali
L’ultima frontiera tecnologica in ambito RFID riguarda l’introduzione di tag attivi equipaggiati con sensori in grado di rilevare i parametri climatici (temperatura, pressione, umidità, ecc.) dell’ambiente in cui sono immersi. Le grandezze rilevate dai sensori vengono memorizzate in una apposita memoria interna, e lì permangono fino a quando un operatore, dotato di apposito lettore, non ne esegue lo scarico su un PC palmare. Queste caratteristiche si rivelano strategiche per il monitoraggio dei parametri operativi dei macchinari in particolari realtà opsedaliere, dove è necessario garantire regimi operativi controllati (per esempio, controllare efficientemente la strumentazione predisposta alla sala rianimazione). I tag, grazie alle ridottissime dimensioni, possono essere collocati in punti ‘scomodi’, dove sarebbe difficile portare il cavo necessario ad alimentare un apparecchio di misura, ed offrono, a costi decisamente contenuti, una soluzione affidabile e di facile implementazione.
8. Controllo presenze ed accessi
L’RFID è una valida alternativa sia alle tecnologie di personal identification tradizionali (badge, tesserini, ecc.), sia alle tecnologie di strong authentication basate sul riconoscimento degli attributi biometrici di un individuo. A differenza di tali tecnologie non richiede contatto visivo per l’identificazione e permette il riconoscimento anche ‘a distanza’. L’identificazione tramite RFID oltre a rendere più agile l’impiego di varchi motorizzati, distinguere gli ingressi dalle uscite e verificare automaticamente l’elenco delle presenze all’interno di una determinata zona (quali e quanti pazienti sono in una certa stanza, quali dottori sono presenti al piano x), permette l’avvio o l’arresto di un PC a seconda che il proprietario si trovi o meno nelle vicinanze. I tag possono essere stampati o inseriti in oggetti di forma diversa, come ad esempio un badge identificativo e, quindi, personalizzati con stampe di immagini, scritte, loghi, fotografie e codici a barre. Possono essere registrate informazioni come: dati anagrafici, foto di riconoscimento, data e ora di transito, verso di transito e altre informazioni.
In alcuni casi è ipotizzabile che si permetta il funzionamento di una macchina o apparecchiatura solo in presenza di operatori di macchina (es. una pressa o una TAC o semplici ascensori). Tali apparecchiature posso richiedere particolari procedure per assicurare la sicurezza delle persone o della macchina stessa impedendo a non autorizzati il loro utilizzo o arrestare il suo funzionamento se nell’area non sia presente un operatore autorizzato.
9. Trasfusioni/Sacche di Sangue
L’errore umano si annida dappertutto, anche negli ospedali più all’avanguardia. Perciò i più attenti operatori del settore hanno da tempo e in modo sistematico testato ogni tecnologia emergente per cercare di annullare i possibili rischi per i pazienti. Il problema è semplice: bisogna assicurarsi che ogni paziente che necessita di una trasfusione riceva un sangue compatibile con il suo. Per raggiungere questo obiettivo, oggi nei centri trasfusionali si opera su due fronti, quello procedurale e quello delle tecnologie. Ma nonostante il massimo impegno da parte di tutti, anche nei centri all’avanguardia si verifica in media un errore ogni 10mila trasfusioni, percentualmente un valore molto basso, ma che può essere anche fatale
Una delle possibilità offerte dalle tecnologie informatiche emergenti è l’utilizzo delle tecnologie RFID in sostituzione dei codici a barre. I vantaggi stanno nella maggior capacità di registrazione di dati e nella capacità del tag RFID di sopportare condizioni d’impiego che i codici a barre non possono supportare. Ad esempio, su di una sacca di sangue congelata si può leggere tranquillamente un tag RFID, mentre è difficoltoso leggere un codice a barre a causa della brina che si forma. Un altro vantaggio è che si possono avere letture contemporanee di più sacche in un solo passaggio. Un’idea di applicazione potrebbe essere applicata ad una particolare tipologia di trasfusioni ossia l’autotrasfusione, che si verifica quando un paziente mette da parte il proprio sangue in vista di un intervento chirurgico. Al momento del prelievo, i dati del sangue e del donatore vengono registrati sia su un primo tag, che viene apposto sulla sacca del sangue, sia su un secondo tag, che si trova in un braccialetto che verrà indossato dal paziente durante l’intervento. E’ questo braccialetto il fulcro di tutto il sistema, e in particolare il tag dotato di una memoria, su cui vengono registrati i dati personali del paziente, i dati fondamentali dell’operazione cui deve essere sottoposto e le eventuali terapie, e che accompagna il paziente fin dal suo ingresso in ospedale. Quando poi si arriva alla seconda fase, ossia all’intervento, prima della trasfusione l’operatore controlla con il suo palmare che i dati riportati sulla sacca e nel braccialetto del paziente siano congruenti e li abbina ai suoi riferimenti personali in modo da avere la traccia completa di tutte le operazioni.
10. Revisione dell’Architettura Tecnologica Ospedaliera
Tutt’oggi ci chiediamo come utilizzare le tecnologie informatiche attuatali al fine di migliorare le performance e la sicurezza complessiva del sistema ospedaliero e, nel contempo, offrire agli operatori e ai cittadini la possibilità di fruire di servizi on line attraverso un portale.
In particolare, per adempiere alla normativa sulla privacy e semplificare l’accesso alle diverse applicazioni, può essere realizzato un sistema che consentirà la gestione centralizzata degli accessi e la profilazione degli utenti dell’ospedale direttamente sul portale aziendale dei servizi on line.
Tutte le sedi ospedaliere potrebbero essere connesse alla rete e, all’interno degli ospedali, tutte le unità organizzative amministrative, tecniche e clinico-sanitarie collegate tra di loro; tutte le attività amministrative ma soprattutto quelle cliniche e diagnostiche realizzate internamente alla struttura, generano una elevata quantità di dati che è necessario gestire, organizzare e archiviare con particolare attenzione. Il portale web consentirebbe ai vari professionisti che operano all’interno dell’ospedale di accedere alle applicazioni IT dell’azienda ospedaliera e a tutti i data56 che custodiscono le informazioni per le quali sono stati autorizzati. In questo modo, il personale medico e infermieristico è in grado di richiedere prestazioni diagnostiche, di consultare referti e registrare tutte le attività che riguardano il paziente e di rendere queste informazioni disponibili immediatamente ad ogni reparto.
Allo stesso modo, i cittadini che ne faranno richiesta, avranno la possibilità di consultare i propri dati clinici (referti, immagini, esami di laboratorio) da qualsiasi postazione connessa a Internet.
Inoltre, ai fini del Clinical Risk Management, può essere sviluppata un’applicazione che ha come obiettivo la valutazione della riduzione dei rischi legati ai processi non automatizzati. L’idea è quella di dotare ogni paziente di un braccialetto con un tag Rfid che ne consenta l’identificazione in ogni fase della sua degenza, in modo da garantire la massima sicurezza dalla fase di inquadramento clinico alla prescrizione e somministrazione dei farmaci o alle fasi di erogazione di prestazioni infermieristiche o diagnostiche.
Complessivamente, l’idea di revisione del sistema informativo e dell’architettura tecnologica dell’Ospedale comporterà interventi congiunti su quattro aree tecnologiche: realizzazione del portale dei servizi on line, gestione della sicurezza, middleware (un insieme di programmi informatici che fungono da intermediari tra diverse applicazioni) e Rfid nei processi di Clinical Risk Management.